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Sicurezza sul lavoro negli uffici: quali sono i rischi?

Sicurezza sul lavoro negli uffici: quali sono i rischi?

Sebbene non preveda l'utilizzo di particolari macchinari o attrezzature tecniche, anche l'ufficio è un luogo di lavoro soggetto a diverse tipologie di rischio.

I requisiti strutturali per un ambiente lavorativo sicuro (che riguardano, ad esempio, aspetti quali stabilità e solidità dell'edificio, presenza di vie e uscite di emergenza, realizzazione a norma di pavimenti, muri, soffitti, porte e portoni, ecc.) sono stabiliti nell'allegato IV del D.Lgs. 81/08.

Vi sono, però, anche pericoli specifici legati alle attività di ufficio, che vanno rilevati da un'idonea valutazione dei rischi (obbligatoria per tutte le imprese con almeno un dipendente o collaboratore). Vediamo, in questo articolo, quali sono i più comuni e gli aspetti di sicurezza sul lavoro negli uffici cui prestare attenzione.

Sicurezza in ufficio: lavoro al videoterminale e rischio ergonomico

Come è facile intuire, quella al videoterminale è una delle attività più frequenti nei lavori in ufficio. Ed è per questo che il D.Lgs. 81/08 dedica l'intero Titolo VII alle mansioni che richiedono l'utilizzo di "attrezzature munite di videoterminali".

Sono diversi, infatti, i rischi associati a un lavoro di questo tipo, che comporta il trascorrere molte ore seduti nella stessa posizione e di fronte a uno schermo. In particolare, come specificato all'articolo 174, il datore di lavoro è tenuto ad analizzare le postazioni di lavoro soprattutto con riguardo a:

  • rischi per la vista e per gli occhi;
  • problemi legati alla postura e all'affaticamento fisico o mentale;
  • condizioni ergonomiche.

Per chi trascorre almeno 20 ore settimanali al videoterminale, tra l’altro, è prevista la sorveglianza sanitaria obbligatoria. Oltre al rischio da affaticamento visivo (che può portare a sintomi quali bruciore, secchezza o lacrimazione degli occhi, visione annebbiata o sdoppiata, mal di testa, ecc) anche quello ergonomico è molto frequente nelle mansioni di ufficio. L'ergonomia, concetto richiamato spesso nel Testo Unico, può riguardare diversi aspetti:

  • distanza dal monitor;
  • distanza da mouse e tastiera;
  • altezza della scrivania e della sedia;
  • regolazione dello schienale;
  • corretta posizione assunta e necessità di fare delle pause.

Quest'ultimo concetto è ripreso anche all'articolo 175. Il lavoratore, infatti, ha diritto "ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività". Le modalità di queste interruzioni vengono stabilite dalla contrattazione collettiva (anche aziendale) e, in mancanza di disposizioni, devono comunque essere previste pause di un quarto d'ora ogni 120 minuti continuativi al videoterminale.

Posture errate e affaticamento psico-fisico possono comportare, alla lunga, patologie muscolo-scheletriche. Per approfondire, qui trovi un articolo dedicato al rischio ergonomico.

Sicurezza e postazioni di lavoro: illuminazione, microclima e rumore

Lavorare in un ufficio sicuro ha a che fare anche con le condizioni dell'ambiente in cui si trova la postazione di lavoro.

Nella valutazione del rischio da illuminamento, infatti, non vanno considerati solo contrasto e luminosità emessi dai monitor del PC, ma in generale tutte le diverse fonti di illuminazione (sia artificiale che naturale), distinguendo inoltre tra quelle dirette e indirette.

A seconda del tipo di mansione da svolgere, quindi, sarà importante bilanciare al meglio l'illuminazione, per evitare riflessi o abbagliamenti (in caso di luce eccessiva) o, al contrario, uno sforzo eccessivo degli occhi per mancanza di adeguata visibilità.

Altri esempi di rischi in ufficio, legati a un ambiente non confortevole, possono riguardare microclima e rumore. Nel primo caso si tratta delle condizioni di temperatura e umidità ottimali per garantire il benessere termico dei lavoratori. Temperature elevate o troppo basse, contesto molto secco o eccessivamente umido, oppure spifferi e correnti d'aria: sono tutti elementi di discomfort che possono incidere negativamente.

Lo stesso vale per il rischio rumore in ufficio. La presenza di macchinari particolari, la conformazione di ambienti open-space o di mansioni dove la propagazione sonora può arrecare stress e ridurre la produttività dei lavoratori. Anche questi fattori andranno valutati con attenzione, per migliorare il comfort acustico sul lavoro.

Sicurezza sul lavoro negli uffici: stress lavoro correlato e altri rischi comuni

Lo stress lavoro correlato è un'altra tipologia cui, molto spesso, possono essere esposti i lavoratori che operano in un contesto di ufficio.

Ciò può essere dovuto non solo al protrarsi delle condizioni descritte in precedenza, ma anche essere causato da elementi quali lo squilibrio percepito tra le proprie capacità e le mansioni richieste.

Le situazioni stressanti, protratte nel tempo, possono sfociare anche in sintomatologie fisiche ed emotive, che incidono sia sulle prestazioni lavorative che sulla qualità della vita. Anche in questo caso, dunque, il datore di lavoro deve accertarsi di preservare la salute e sicurezza del lavoratore, effettuando una valutazione dei rischi e adottando poi le idonee misure di prevenzione e protezione.

Valutare la sicurezza in un ufficio dipende anche dal contesto, dagli strumenti presenti e dal tipo di mansioni che vengono svolte. Altri esempi di rischi comuni negli uffici sono:

  • rischio elettrico (per contatto diretto o indiretto con elementi in tensione, come cavi, prese, ecc);
  • rischio movimentazione manuale dei carichi (per spostare particolari oggetti, ostacoli, ecc);
  • esposizione a sostanze chimiche (es. per la sostituzione di inchiostro o toner di stampanti e fotocopiatrici);
  • rischio caduta in piano o inciampo (per la presenza di ostacoli o superfici particolari non opportunamente segnalate).

Dunque, anche in un ambiente “semplice” come quello di un ufficio, in realtà ci sono diversi aspetti da considerare per ridurre al minimo le potenziali situazioni pericolose per i lavoratori. La valutazione dei rischi è lo strumento che permette di conoscerle e capire come intervenire, per tutelare la salute e sicurezza di tutte le persone coinvolte.

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Scritto da: Giovanni Cremonese


Consulente e formatore specializzato in igiene ambientale e sicurezza sul lavoro, appassionato di trekking e cucina esotica.


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