Prevenire e ridurre i disturbi muscoloscheletrici sul lavoro è un obiettivo concreto che riguarda moltissime attività e categorie, compresa quella degli insegnanti.
Secondo uno studio uscito sul "The journal of the Association of Chartered Physiotherapists in Occupational Health and Ergonomics", nel settore dell'istruzione (a livello globale) l'82% di insegnanti e assistenti didattici della prima infanzia ha avuto problemi di DMS almeno una volta alla settimana. Tuttavia, di questi, solo l'8% ha segnalato ufficialmente i sintomi al proprio datore di lavoro.
Su OSHwiki (spazio dell'agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro EU-OSHA, dedicato alla condivisione di informazioni e prassi in tema SSL), è stata da poco pubblicata una guida inerente ai disturbi muscoloscheletrici in insegnanti e assistenti didattici.
Vediamo, di seguito, alcuni punti da considerare.
Sicurezza sul lavoro insegnanti: i fattori di rischio dei DMS
I DMS possono riguardare diverse parti del corpo, come ossa, muscoli, articolazioni, legamenti, tendini e nervi. In genere, tra i sintomi collegati all'attività lavorativa, come quella dell'insegnante, vi possono essere:
- dolore;
- affaticamento;
- rigidità e limitazione dei movimenti articolari;
- intorpidimento;
- perdita di sensibilità;
- gonfiore localizzato.
Questi problemi possono presentarsi a breve o a lungo termine, a causa di attività e mansioni quotidiane oppure per abitudini scorrette che vengono sottovalutate e si protraggono nel tempo. Tra i fattori di rischio più comuni, nel settore dell'istruzione, possono essere menzionate ad esempio le posture di lavoro scomode (stare in piedi o seduti a lungo, inginocchiarsi, sedersi su sedie per bambini, ecc.) o lo sforzo per sollevare o spostare attrezzature, bambini piccoli, libri e altri oggetti.
Senza dimenticare, poi, i fattori psicosociali (come la soddisfazione sul lavoro, lo stress lavoro correlato, i conflitti lavorativi, i carichi e le richieste di lavoro) che a lungo andare possono appunto incidere anche sull'insorgere di disturbi muscoloscheletrici.
Altri fattori di rischio che possono incidere negativamente sono:
- inattività fisica;
- ambiente di lavoro insalubre;
- età avanzata;
- indice di massa corporea elevato;
- carenza di vitamina D e calcio;
- fumo.
La valutazione del rischio disturbi muscoloscheletrici
In generale, la maggior parte dei disturbi muscoloscheletrici può essere prevenuta, a patto di identificare quali sono i fattori di rischio e le adeguate misure di prevenzione da mettere in atto.
Proprio perché quello dell'insegnante e dell'educatore è un lavoro che racchiude un mondo di attività diverse e impegnative, sia dal punto di vista fisico che mentale, individuare tutti i possibili rischi è fondamentale.
La valutazione dei rischi, svolta da un professionista qualificato, ha proprio come obiettivo quello di rilevare i potenziali pericoli, le aree di intervento e anche le parti del corpo che possono essere più soggette all'insorgere di DMS, in relazione a specifiche mansioni.
Anche se non è sempre immaginabile eliminare completamente una fonte di rischio, la valutazione serve a capire quali azioni possano ridurre al minimo gli effetti, per garantire il massimo grado possibile di salute e sicurezza sul lavoro.
Oltre a registrare i risultati ottenuti dalle misure di prevenzione, anche una regolare revisione della valutazione del rischio DMS può aiutare a tenere monitorata la situazione e a migliorare l'efficacia dello strumento. Anche perché, in questo settore, contesti, scenari e necessità possono cambiare molto velocemente. Basti pensare, ad esempio, a casistiche quali:
- presenza di bambini con esigenze particolari;
- aumento del numero di bambini o riduzione del personale addetto;
- acquisto di nuove attrezzature;
- ampliamento o riprogettazione degli spazi.
Sicurezza insegnanti: come prevenire i disturbi muscoloscheletrici
La guida dell'EU-OSHA fornisce diversi spunti di prevenzione dei DMS per insegnanti e assistenti didattici. Alcuni hanno come obiettivo quello di rendere l'ambiente di lavoro più sano, altri quello di permettere all'educatore di lavorare in modo più sicuro.
Nella prima categoria rientrano, ad esempio, consigli legati a sedute, arredi e attrezzature, ovvero:
- disporre di sedute sicure e adeguate a soddisfare le esigenze del personale;
- considerare l'ergonomia al momento dell'acquisto di nuove sedute, mobili e attrezzature;
- accertarsi che sedute, arredi e attrezzature siano in buono stato e soddisfino i requisiti di salute e sicurezza;
- ispezionare e sottoporre sedute, arredi e attrezzature a manutenzione a intervalli regolari, secondo le raccomandazioni del produttore e i programmi di manutenzione;
- utilizzare in modo appropriato le attrezzature per la movimentazione manuale;
- rimuovere immediatamente le attrezzature non sicure e segnalarle a un referente.
Altri consigli riguardano il design del luogo di lavoro, per esempio considerando l'accesso a sedie e scrivanie ad altezza uomo per i dipendenti e le attrezzature adatte a svolgere il lavoro ad altezza bambino. Oppure facendo in modo che i pavimenti siano uniformi, ben illuminati e privi di ostacoli.
Aspetti di sicurezza che riguardano in prima persona gli insegnanti, invece, sono:
- addestramento (formazione specifica su consapevolezza posturale, formazione VDT, movimentazione manuale, ecc.);
- conoscenza di aspetti quali: rischi DMS e misure di prevenzione, modalità di controllo di routine sulle attrezzature, sicurezza sul lavoro, identificazione e segnalazione dei primi sintomi di disturbi muscoloscheletrici, promozione di stili di vita sani, ecc.;
- visite mediche periodiche da parte del Medico del lavoro, per valutare eventuali sintomi legati ai DMS e certificare l’idoneità alla mansione dell’insegnante.
A questo link, nel dettaglio, puoi consultare la guida in inglese. Sull'argomento trovi anche un altro approfondimento del nostro blog: La valutazione delle posture di lavoro statiche.
Il rischio DMS, spesso sottovalutato, è una problematica che riguarda da vicino anche insegnanti ed educatori. Se lavori in questo ambito, e vuoi effettuare una valutazione dei rischi per capire quali misure implementare, contattaci oggi stesso, senza impegno.
Mattia Pinali
Consulente specializzato in salute e sicurezza sul lavoro, musicista e appassionato di sport.