Lo scorso 25 ottobre 2021, presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è stato istituito l'Osservatorio Nazionale sulla sicurezza nei cantieri.
Esso sarà composto dai rappresentanti del Ministero, delle principali stazioni appaltanti pubbliche da questo vigilate (ad esempio RFI, Anas, Autorità Portuali, ecc.) e delle organizzazioni sindacali più rappresentative del settore edile (Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil).
L'accordo ha l'obiettivo di migliorare la sicurezza nelle attività in cantiere e l'applicazione delle norme, con un occhio di riguardo anche alla formazione. Vediamo maggiori dettagli, in questo articolo.
Sicurezza in cantiere: gli obiettivi dell’Osservatorio Nazionale
Prevenzione e sicurezza nei cantieri, applicazione delle norme e delle intese sottoscritte con i sindacati di categoria. Ma anche promozione dell’occupazione, dato che l’Istat parla di un bacino di circa 200 mila disoccupati con esperienza nel settore dell’edilizia.
Questi sono gli obiettivi dell’accordo tra Ministero delle Infrastrutture e le tre principali organizzazioni sindacali del settore di riferimento. Condizioni che si applicano anche a tutte le opere finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza (PNRR) e dal Fondo complementare.
Si tratta, in sostanza, di un rafforzamento delle attività volte a garantire il rispetto delle intese già sottoscritte in precedenza (11 dicembre 2020, 22 gennaio 2021 e 16 aprile 2021) con particolare attenzione alla promozione di nuova occupazione e dei migliori standard per la salute e la sicurezza.
Come specificato nel verbale di accordo tra Ministero e sindacati edili, l'Osservatorio Nazionale è stato costituito con l'obiettivo di:
- verificare il costante mantenimento e completamento delle informazioni richieste dalla “Banca dati degli Esecutori” a cura delle imprese coinvolte nell’affidamento, incluse quelle in subappalto;
- verificare presso le diverse stazioni appaltanti il rispetto delle nuove norme previste dal D.L. n. 77/2021, convertito dalla legge 108/2021. In particolare, per quanto riguarda la parità di trattamento economico e normativo tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto e la corretta applicazione del CCNL edile;
- fornire la massima informazione e formazione nei confronti delle stazioni appaltanti, dei commissari governativi e dei Responsabili Unici del Provvedimento in merito alla nuova normativa di cui al Decreto del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali n. 143 del 2021. Inoltre, verificare (anche a campione) sulle modalità di corretto utilizzo del nuovo strumento, per contrastare dumping contrattuale e lavoro irregolare;
- valorizzare ulteriori iniziative di formazione per le stazioni appaltanti, nell'ambito del programma nazionale di formazione dei Responsabili Unici del Provvedimento chiamato “PNRR Academy”.
Sicurezza nell’edilizia e non solo: l’opera di vigilanza dell’Osservatorio Nazionale
L'Osservatorio Nazionale, dunque, vigilerà sul lavoro in cantiere, che potrà essere svolto h24 e 7 giorni su 7, ma senza ricorrere agli straordinari.
Inoltre, dal 1° novembre - ovvero con l'entrata in vigore delle nuove norme sul subappalto e del Durc di congruità - l'applicazione dei contratti nazionali di lavoro e la sicurezza nell'edilizia saranno ancor più attenzionate. Tali norme, infatti, riguardano rispettivamente:
- equiparazione del trattamento economico e contrattuale dei subappaltatori rispetto a quello delle imprese capofila (subappalto);
- costo della manodopera di cantiere congruo ai parametri concordati tra sindacati e imprese (Durc di congruità).
Come anticipato, inoltre, nell'ottica della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti, l'Osservatorio si occuperà anche della formazione di circa 15 mila Responsabili unici del procedimento (Rup) degli uffici gare delle stazioni appaltanti d'Italia.
Come sottolineato dai Segretari Generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Vito Panzarella, Enzo Pelle e Alessandro Genovesi, si tratta di "un altro importante passo in avanti per garantire la qualità del lavoro, il rispetto dei CCNL dell’edilizia, la sicurezza in tutte le opere pubbliche sia quelle commissariate, che quelle finanziate dal PNRR e dal Fondo Complementare”.
"Ora che stanno partendo centinaia di nuovi cantieri pubblici - hanno proseguito - l’intesa rafforzerà l’attuazione di tutele previste dagli accordi sindacali e da importanti norme in vigore dal primo novembre, mirate a rafforzare la qualità dell’occupazione, la sicurezza e la formazione".
Sicurezza nei cantieri: POS, PSC e misure di prevenzione
Il cantiere, sia quello fisso che quello mobile, è uno dei luoghi di lavoro con la percentuale più alta di incidenti e infortuni.
Ecco perché è importante valutare in modo efficace i rischi presenti e individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione.
POS e PSC sono due documenti diversi, che spesso vengono confusi tra loro, ma a loro modo fondamentali nel garantire la salute e sicurezza dei lavoratori che operano in cantiere:
- Piano Operativo di Sicurezza: è obbligatorio per ogni impresa che deve aprire un cantiere di lavoro;
- Piano di Sicurezza e di Coordinamento: serve nei cantieri dove sono presenti più imprese che lavorano insieme (sia in ambito pubblico che privato), oppure quando un’unica azienda affidataria si avvale di altre imprese per l’esecuzione (con una presenza di lavoratori giornalieri superiore a 200).
In questo articolo puoi approfondire cosa sono e quando servono POS e PSC.
L’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza nei cantieri, secondo Giorgio Lupoi (OICE), “è un significativo passo avanti nel percorso di tutela dei lavoratori, che permetterà anche di migliorare il sistema di vigilanza sui lavori e la qualità delle opere realizzate. L’auspicio è che lo Stato possa continuare a svolgere un ruolo sempre più forte e responsabile in un settore dove spesso controlli e sicurezza vengono meno”.
La sicurezza nei cantieri edili può riguardare rischi molto diversi tra loro: dalla caduta dall’alto alle vibrazioni, dal rischio rumore a quello per investimenti e schiacciamenti, fino all’esposizione a sostanze chimiche e molto altro ancora.
Se vuoi essere sicuro di tutelare la tua impresa edile e i tuoi lavoratori, contattaci senza impegno: i nostri esperti sono a disposizione per una consulenza personalizzata e, a seconda delle necessità, fornire la formazione specifica richiesta a collaboratori e dipendenti.
![]() |
Scritto da: Marco Inama Socio fondatore di Studio Essepi, RSPP e consulente esperto in ambito sicurezza e sistemi di gestione, appassionato di golf. |