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Prove di evacuazione obbligatorie: cosa dice la legge

Prove di evacuazione obbligatorie: cosa dice la legge

Le prove di evacuazione simulano situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi sul luogo di lavoro, e sono esercitazioni che permettono di familiarizzare con le procedure da mettere in atto nel momento del bisogno.

In base all’art. 5 del D.M. 10/03/1998 (“Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”) il datore di lavoro deve adottare le "necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio", da riportare nel piano di emergenza. Tra queste misure è prevista anche la prova di evacuazione, che è obbligatoria per legge.

Il D.M. del ‘98 rimane attualmente il riferimento normativo, fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto per la Gestione della Sicurezza Antincendio - GSA, che comunque prevede anch’esso quanto sopra descritto (per approfondire, leggi qui l'articolo sui 3 decreti che sostituiranno il DM 1998).

Vediamo, di seguito, quando sono richieste le prove di evacuazione e cosa dice la legge di riferimento.

Prove di evacuazione: quando sono obbligatorie

Come anticipato, il datore di lavoro deve predisporre specifiche misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio, che vanno esplicitate nel documento del piano di emergenza.

L’obbligatorietà delle prove di evacuazione è quindi correlata alla redazione del piano di emergenza, che il datore di lavoro dovrà elaborare in funzione dei fattori di rischio specifici per la propria azienda. Inserendo, dunque, le azioni da mettere in atto in caso di incendio e le procedure di sgombero, corredate da misure specifiche per le persone che richiedono assistenza speciale.

Le prove di evacuazione sono obbligatorie nei seguenti casi:

  • aziende con almeno 10 lavoratori;
  • luoghi di lavoro soggetti al controllo dei Vigili del Fuoco, secondo il D.P.R. 151/2011. 

Da sottolineare, inoltre, che il nuovo decreto per la Gestione della Sicurezza Antincendio inserisce anche i luoghi di lavoro aperti al pubblico con presenza contemporanea di più di 50 persone (indipendentemente dal numero dei lavoratori).

Prove di evacuazione obbligatorie e piano di emergenza

Salvo diverse indicazioni inserite nelle specifiche norme e regole tecniche di prevenzione incendi, le aziende in obbligo di piano di emergenza e valutazione dei rischi sono tenute a organizzare esercitazioni antincendio per i propri lavoratori. La cadenza per la prova di evacuazione deve essere almeno annuale.

L’allegato VIII del D.M. 1998 (e l’allegato II del nuovo decreto GSA) prevede che il piano di emergenza debba includere:

  • azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di situazioni di emergenza;
  • procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro;
  • disposizioni per chiedere l’intervento dei vigili del fuoco e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
  • specifiche misure per assistere le persone disabili.

Nei luoghi di lavoro, inoltre, le esercitazioni antincendio devono prevedere almeno le seguenti caratteristiche minime:

  • percorrenza delle vie d'esodo;
  • identificazione delle porte resistenti al fuoco, ove esistenti;
  • identificazione della posizione dei dispositivi di allarme;
  • identificazione dell'ubicazione delle attrezzature di estinzione.

All’interno del piano di emergenza, oltre alla descrizione dei comportamenti da adottare durante l’evacuazione in caso di emergenza incendio, verrà descritto anche come comportarsi nel caso in cui dovessero presentarsi le seguenti tipologie di emergenze:

  • terremoto;
  • fuga di gas;
  • chiamata terroristica;
  • alluvione;
  • incidente o malore.

Le aziende dovranno quindi simulare tutte le precedenti prove elencate, per prepararsi ad ogni evenienza.

Prova di evacuazione obbligatoria: i soggetti coinvolti

Durante la prova di evacuazione è prevista la partecipazione non solo dei lavoratori, ma anche - qualora ritenuto opportuno - di tutte le persone presenti durante l’esercizio dell’attività (clientela, pubblico, appaltatori, ecc.). Compatibilmente, è chiaro, con le condizioni di affollamento e di presenza di persone con specifiche esigenze.

Chiaramente, ogni prova con segnalazione di allarme non sarà realmente indirizzata ai vigili del fuoco e, in presenza di più datori di lavoro per uno stesso stabile, è richiesta la collaborazione e il coordinamento per le esercitazioni antincendio.

Una volta conclusa la prova, il datore di lavoro è tenuto a documentarne i risultati nel verbale di prova di evacuazione, riportando:

  • esito della prova;
  • tempo di evacuazione;
  • carenze o problematiche riscontrate;
  • suggerimenti per migliorare l’esercitazione.

Formazione antincendio dei lavoratori

L’Addetto Antincendio è una figura espressamente prevista dal Testo Unico per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni, ricompreso all’interno di quella squadra per la Gestione delle Emergenze, ai sensi dell’articolo 18 del D.Lgs. 81/08.

Il D.Lgs. 81/08, all'art. 37 co. 9, specifica: “I lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico”.

Il Ministero dell’Interno – Dipartimento Vigili del Fuoco è intervenuto, con la Circolare 23/02/2011, n. 12653 sulla Formazione addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze (D.Lgs. 81/2008).

La Circolare definisce i contenuti e la durata dei corsi di aggiornamento in base alla tipologia di rischio, e indica infatti i programmi dei tre livelli di formazione di aggiornamento in base al livello di rischio dell’attività (alto, medio o basso).

Se hai bisogno di una consulenza per redigere il piano di emergenza o per organizzare una prova di evacuazione, oppure vuoi avere maggiori informazioni sui nostri corsi di formazione per addetti antincendio, non esitare a contattarci per richiedere il supporto di un nostro esperto.


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Scritto da: Ilenia Vasselai


Consulente specializzata in sicurezza sul lavoro e organizzazione corsi di formazione, amante di cucina e running.





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