Il corretto posizionamento degli estintori, in aziende e luoghi pubblici, è fondamentale per affrontare le situazioni di rischio incendio in modo efficace.
Le normative di riferimento non si occupano solo di indicare quanti siano gli estintori necessari ma anche come devono essere posizionati, per facilitare l'intervento degli addetti antincendio nei casi di emergenza.
Dunque, dove (e come) vanno posizionati gli estintori? Vediamo cosa dice la legge italiana e quali sono gli errori da non commettere per evitare spiacevoli conseguenze durante le situazioni di emergenza.
Posizionamento estintori: normativa
Come riportato dall'allegato 5 del DM 10 marzo 1998, gli incendi vengono suddivisi in 4 classi, in base alle quali viene stabilito il tipo di estintore da utilizzare e l'agente estinguente più adatto alla natura dell'incendio.
Le classi di incendio si dividono in A, B, C e D, ovvero:
- incendi di classe A: incendi di materiali solidi, usualmente di natura organica, che portano alla formazione di braci;
- incendi di classe B: incendi di materiali liquidi o solidi liquefacibili (ad esempio petrolio, vernici, olii, ecc);
- incendi di classe C: incendi di gas;
- incendi di classe D: incendi di sostanze metalliche.
Gli estintori andranno, quindi, scelti sulla base di questa classificazione e del livello di rischio, dunque tenendo presente anche fattori quali, ad esempio, tipologia di attività, caratteristiche e dimensioni del luogo, materiali e numero di persone presenti.
In generale, la normativa prevede che gli estintori portatili debbano:
- essere installati a parete, a un'altezza di 1,10 – 1,50 m da terra;
- essere posizionati lungo le vie di uscita e in prossimità delle uscite;
- essere collocati in punti visibili e facilmente accessibili;
- essere segnalati tramite apposita segnaletica.
Qualora non costituiscano ingombro nelle zone di passaggio, gli estintori portatili possono essere posizionati su apposite piantane (anch’esse opportunamente segnalate).
Numero estintori per superficie
Innanzitutto, per determinare il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili da collocare, vanno tenuti in considerazione i seguenti criteri:
- numero dei piani (deve essere presente minimo un estintore a piano);
- superficie in pianta;
- specifico pericolo di incendio (classe di incendio);
- distanza che la persona deve percorrere per utilizzare un estintore (non deve essere superiore a 30 m).
In secondo luogo, va presa come riferimento la tabella 1 dell'allegato 5 (DM 10 marzo 1998), che indica tipi di estintore e superficie protetta da ciascuno di essi, in base al rischio (basso, medio, alto).
Il minimo consentito è di 100 m2. Ecco quanto stabilito dalla tabella:
- estintore 13 A - 89 B, superficie protetta: 100 m2 (rischio basso);
- estintore 21 A - 113 B, superficie protetta: 120 m2 (rischio basso), 100 m2 (rischio medio);
- estintore 34 A - 144 B, superficie protetta: 200 m2 (rischio basso), 150 m2 (rischio medio), 100 m2 (rischio alto);
- estintore 55 A - 233 B, superficie protetta: 250 m2 (rischio basso), 200 m2 (rischio medio), 200 m2 (rischio alto).
Per quanto riguarda, invece, gli estintori carrellati, la scelta di tipologia e numero andrà presa in funzione della classe di incendio, del livello di rischio e del personale addetto all'uso.
Posizionamento estintori: consigli ed errori da non fare
In tema di posizionamento degli estintori, ci sono almeno 2 errori fondamentali da evitare (oltre al mancato rispetto delle norme citate in precedenza, come ad esempio la collocazione in un punto poco visibile o la mancanza di adeguata segnalazione) per prevenire o limitare le situazioni di rischio:
- posizionare l'estintore in un corridoio chiuso: un'azione da non fare, per non correre il rischio di rimanere intrappolati mentre lo si sta utilizzando;
- mancato controllo periodico: preoccuparsi di far eseguire la manutenzione degli estintori è indispensabile per non ritrovarsi con attrezzature antincendio non funzionanti proprio nel momento del bisogno.
Altri consigli da tenere a mente al momento di posizionare gli estintori sono:
- prevedere di aggiungerne nelle vicinanze di quadri elettrici, in aree o zone particolarmente esposte al rischio incendio o in punti strategici, volti anche a salvaguardare l'edificio;
- tenere sempre presente che un estintore portatile può essere d'aiuto per soffocare un principio di incendio o per aprirsi una via di fuga in particolari situazioni, ma non è uno strumento adeguato per spegnere un incendio di dimensioni importanti: l'azione estinguente dura soltanto alcune decine di secondi.
Per approfondire questa tematica, potrebbero interessarti anche questi due articoli del nostro blog:
- Manutenzione estintori: le norme da rispettare;
- Classificazione degli estintori: tipologie e info utili.
Stabilire numero, tipologia e posizionamento degli estintori sono operazioni che non possono essere improvvisate e che richiedono l’intervento di professionisti del settore.
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Scritto da: Mario Gelao Consulente specializzato in prevenzione e sicurezza su lavoro, amante di lettura, cinema e disegno. |