Il numero unico europeo di emergenza 112 (uno-uno-due) è un numero di telefono attivo in tutti gli Stati dell'Unione Europea, che assicura l'accesso ai diversi servizi di soccorso.
Da un lato non si tratta di una novità, visto che la direttiva 2002/22/CE relativa al “servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica" risale al 7 marzo 2002 (ma il NUE era già stato introdotto con la direttiva 91/396/CEE e attivo dal 1992 in molti Paesi UE).
Dall'altro, però, l'Italia è stata l'ultimo Stato UE a dotarsi del numero unico di emergenza 112, e pian piano le diverse regioni e province del territorio nazionale si stanno adeguando (a fine marzo 2023, ad esempio, è stato firmato un protocollo d'intesa per l'attuazione nella Regione Veneto).
Vediamo, di seguito, di capire meglio cos'è il NUE 112, come funziona e la situazione in Italia.
NUE 112: cos’è e come funziona
Il NUE 112 è un servizio che permette, con un unico numero, di richiedere urgentemente l'intervento di:
- Forze di Polizia;
- Vigili del Fuoco;
- assistenza sanitaria;
- assistenza in mare.
Si tratta, dunque, di uno strumento di coordinamento che consente, da un lato, di fare filtro attivo sulle chiamate in arrivo (si stima che circa il 50% di esse sia rappresentato da scherzi, errori o chiamate improprie, come ad esempio le richieste di informazioni). In questo modo, quindi, alle Centrali operative giungono solo le effettive telefonate di emergenza.
Dall'altro, convoglia in un unico numero tutte le linee 112, 113, 115 e 118. Di conseguenza, le chiamate arrivano a una Centrale Unica di Risposta (CUR), dove operatori opportunamente formati si occupano di smistarle poi alla centrale operativa competente (in base al tipo di emergenza).
Le linee sopra menzionate rimangono comunque attive, ma in sostanza vengono reindirizzate al call center del NUE, che appunto si occupa di raccogliere la telefonata e:
- identificare chi chiama;
- individuare la sua localizzazione;
- capire la tipologia di emergenza;
- inoltrare la chiamata alla centrale di competenza.
La chiamata al NUE 112 è gratuita sia da telefonia fissa che mobile, ed è possibile effettuarla anche con un telefono senza SIM, bloccato o senza credito telefonico.
Il numero unico europeo per le emergenze in Italia
Come detto, solo negli ultimi anni il numero di emergenza europeo è stato attivato in Italia, e non ancora in tutto il Paese.
Le singole regioni e province, infatti, stanno pian piano adeguandosi all'operatività del NUE 112, anche perché sono necessarie a livello territoriale delle Centrali Uniche di Risposta (CUR), a seconda delle esigenze e degli abitanti presenti.
In Italia, il NUE è ad oggi disponibile per circa 36 milioni di abitanti, essendo attualmente operative delle CUR in:
- Friuli-Venezia Giulia;
- Lazio;
- Liguria;
- Lombardia;
- Marche;
- Piemonte;
- Sicilia;
- Toscana;
- Umbria;
- Valle d’Aosta;
- Province Autonome di Trento e Bolzano.
La Centrale Unica di Risposta (CUR) è realizzata dalle singole Regioni, che si occupano anche del reclutamento e della formazione del personale. Gli operatori delle CUR assumono la qualifica di "incaricati di pubblico servizio", in quanto svolgono la propria attività nell’ambito del Servizio pubblico di emergenza NUE 1 1 2.
Nel 2022, secondo quanto comunicato dal Ministero dell'Interno, sono state gestite quasi 20 milioni di telefonate, comprese quelle generate in automatico dalle auto in caso di incidente, tramite sistema e-Call (92 mila chiamate). Il servizio è disponibile in più lingue e accessibile anche alle persone non udenti (1.1.2. Sordi).
Il NUE 112 attivo a breve anche in Veneto
A breve anche il Veneto si aggiungerà alle Regioni che avranno attivo il numero unico di emergenza europeo (112).
Lo scorso 30 marzo 2023, infatti, il Ministro dell’Interno e il Presidente della Regione del Veneto hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attuazione nel territorio regionale del NUE 112.
Come sottolineato dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, questa applicazione sarà come la creazione di un abito sartoriale, in quanto dovrà essere tagliata sulle esigenze che caratterizzano il territorio. Va considerato, ad esempio, che il servizio non riguarda solo i 5 milioni di veneti, ma anche i 73 milioni di presenze annue "che fanno del Veneto la regione più turistica d'Italia".
Ecco perché, dalle valutazioni già fatte, saranno due le CUR presenti in Veneto. Secondo il testo sottoscritto - come comunicato in una nota ufficiale della Regione Veneto - il protocollo operativo dovrà essere redatto entro sei mesi dalla prima riunione del tavolo tecnico. Tale protocollo, inoltre, determinerà la collocazione delle CUR, sulla base delle quali è organizzata la rete delle sinergie richieste dagli interventi.
L'adozione del NUE 112, infine, dovrà essere considerata anche nei piani di emergenza ed evacuazione all'interno dei DVR, dove sono riportati i numeri da chiamare per segnalare le emergenze (ad oggi in Veneto si indicano ancora i vari 112, 113, 115, 118, a differenza delle regioni che già hanno attivo il NUE 112).
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Articolo di Cristina Gatto
Consulente specializzata in salute e sicurezza sul lavoro e cantieri, amante della musica e della lettura.