Con il Decreto Interministeriale dell'11 febbraio 2021 sono state apportate alcune modifiche al D.Lgs. 81/08 per quanto riguarda il rischio agenti cancerogeni o mutageni sul lavoro.
Tale decreto recepisce due specifiche direttive UE (che a loro volta modificano la direttiva CE 2004/37) su questa tematica, ovvero:
- Direttiva UE 2019/130;
- Direttiva UE 2019/983.
In particolare, le modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza riguardano gli allegati XLII e XLIII: vediamo, dunque, cosa cambia in tema di protezione dei lavoratori all'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.
Novità D.Lgs. 81/08: aggiornati gli allegati su agenti cancerogeni o mutageni
L'articolo 245, comma 2, del D.Lgs. 81/08, prevede che gli allegati XLII e XLIII debbano essere aggiornati "in funzione del progresso tecnico, dell'evoluzione di normative e specifiche comunitarie o internazionali e delle conoscenze nel settore degli agenti cancerogeni o mutageni".
In sostanza, il decreto dell'11 febbraio 2021 va ad aggiornare i due allegati sopra citati: nell'unico articolo presente in tale decreto, viene specificato che essi saranno sostituiti da quelli denominati come I e II.
Essi, nello specifico, riguardano:
- Elenco di sostanze, miscele e processi (I);
- Valori limite di esposizione professionale (II).
Ecco quali sono i contenuti riportati e le aggiunte inserite.
Agenti cancerogeni o mutageni: elenco di sostanze, miscele e processi (I)
Questo elenco vede l'inserimento di due punti aggiuntivi (il settimo e l'ottavo) rispetto alla precedente versione.
I lavori del punto 7 sono quelli "comportanti penetrazione cutanea degli oli minerali precedentemente usati nei motori a combustione interna per lubrificare e raffreddare le parti mobili all'interno del motore".
Vengono incluse, quindi, tutte le attività lavorative che hanno a che fare con oli minerali usati (lubrificanti e di raffreddamento), dunque con macchine o motori endotermici: sia dal punto di vista dell'utilizzo che della manutenzione, riparazione o rottamazione.
Al punto 8, invece, si fa riferimento ai "lavori comportanti l'esposizione alle emissioni di gas di scarico dei motori diesel". Anche in questo caso, perciò, le realtà coinvolte sono diverse, in quanto vengono incluse tutte quelle che utilizzano - sia in spazi aperti che chiusi - macchinari con motore diesel.
Ciò significa che andrà aggiornato di conseguenza il documento di valutazione dei rischi, sulla base del numero di lavoratori esposti e dei livelli di esposizione, e individuando poi le adeguate misure di prevenzione e protezione.
Per completezza riportiamo di seguito anche i primi 6 punti dell'elenco, che rimangono invariati rispetto all'allegato XLII:
- produzione di auramina con il metodo Michler;
- lavori che espongono a idrocarburi policiclici aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nella pece di carbone;
- lavori che espongono a polveri, fumi e nebbie prodotti durante il raffinamento del nichel a temperature elevate;
- processo agli acidi forti nella fabbricazione di alcool isopropilico;
- lavoro comportante l’esposizione a polveri di legno duro;
- lavori comportanti l’esposizione a polvere di silice cristallina respirabile, generata da un procedimento di lavorazione.
Agenti cancerogeni o mutageni: valori limite di esposizione professionale (II)
L'allegato II contiene, invece, l'elenco degli agenti cancerogeni o mutageni, con i rispettivi valori limite di esposizione ed eventuali osservazioni e misure transitorie.
Rispetto al precedente elenco sono stati aggiunti 13 nuovi agenti, passando quindi da 14 a 27 tipologie in totale. Ritroviamo, ovviamente, le emissioni di gas di scarico dei motori diesel e gli oli minerali menzionati nell'allegato I. Ma non solo. Ecco l'elenco degli agenti aggiuntivi:
- Tricloroetilene;
- 4,4‘ - Metilendianilina;
- Epicloridrina;
- Etilene dibromuro;
- Etilene dicloruro;
- Cadmio e suoi composti inorganici;
- Berillio e composti inorganici del berillio;
- Acido arsenico e i suoi sali e composti inorganici dell’arsenico;
- Formaldeide;
- 4,4’Metilene-bis (2 cloroanilina);
- Emissioni di gas di scarico dei motori diesel;
- Miscele di idrocarburi policiclici aromatici, in particolare quelle contenenti benzo[a]pirene, definite cancerogene ai sensi della direttiva 2004/37;
- Oli minerali precedentemente usati nei motori a combustione interna per lubrificare e raffreddare le parti mobili all’interno del motore.
In alcuni casi, essendo stati riportati dei valori limite particolarmente restrittivi, sono state indicate anche delle misure transitorie, per permettere alle aziende di avere il tempo necessario per mettersi in regola.
Anche in questo, per completezza, riportiamo inoltre l'elenco dei restanti agenti cancerogeni e mutageni (presenti anche prima del nuovo decreto):
- Polveri di legno duro;
- Composti di cromo VI definiti cancerogeni;
- Fibre ceramiche refrattarie definite cancerogene;
- Polvere di silice cristallina respirabile;
- Benzene;
- Cloruro di vinile monomero;
- Ossido di etilene;
- 1,2 – Epossipropano;
- Acrilammide;
- 2-Nitropropano;
- o-Toluidina;
- 1,3-Butadiene;
- Idrazina;
- Bromoetilene.
A questo link puoi consultare nel dettaglio il testo del Decreto dell’11 febbraio 2021, con i nuovi allegati e i valori limite.
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Scritto da: Fabrizio Cattaneo Consulente e formatore specializzato in sicurezza sul lavoro e trasporto merci pericolose, amante della montagna. |