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Modelli di gestione dei near miss (MGNM): perché sono importanti

Modelli di gestione dei near miss (MGNM): perché sono importanti

Con "near miss" viene indicato l'incidente che non produce lesione, malattia professionale o morte, ma che ha il potenziale per farlo (e quindi può essere considerato come mancato infortunio).

Lo studio degli infortuni mancati può essere una fonte preziosa di indicazioni sui fattori di rischio inerenti a una particolare mansione o ad un processo produttivo. E, di conseguenza, sugli elementi da considerare per migliorare la valutazione e la gestione dei rischi.

Con il Protocollo d’Intesa sottoscritto il 18 marzo 2019 tra Inail e Fincantieri, riguardante diverse attività per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e la diffusione della cultura della sicurezza, è stata prevista anche l’analisi del modello di mappatura dei near miss.

È in questo contesto che, di recente, è stato pubblicato un documento sui "Modelli di gestione dei near miss (MGNM)": un tema sul quale, nell'ultima decade, si è registrato un interesse crescente, in particolare per quanto concerne le modalità di applicazione nei diversi settori produttivi. Vediamo, di seguito, maggiori dettagli.

L'importanza di modelli di gestione dei near miss (MGNM)

Di "near miss" si inizia a parlare all'inizio degli anni '30, con la cosiddetta piramide della sicurezza di Heinrich (1931), rappresentata alla base proprio dagli infortuni mancati. Essi, infatti, hanno solitamente una frequenza maggiore rispetto a incidenti e lesioni.

Anche Bird e Germain (1996) sono stati tra coloro che hanno poi confermato l'alto valore di prevenzione dei near miss, il cui studio può svolgere un ruolo importante nell’aiutare aziende e organizzazioni a ridurre il numero di incidenti minori e maggiori.

Nel corso degli anni, la segnalazione e l'analisi delle cause dei near miss sono stati sviluppati e adottati in diversi settori, con standard internazionali e rapporti tecnici che ne hanno avvalorato l'efficacia in termini prevenzionali. Tuttavia, ad oggi, solo poche grandi aziende applicano in modalità completa un modello di gestione dei near miss, che in genere si compone di più fasi operative:

  • raccolta e analisi delle informazioni sulle dinamiche;
  • diffusione della conoscenza alle diverse parti interessate;
  • follow up per verificarne l'efficacia.

Un modello standard non è ancora stato proposto nella letteratura internazionale. Tuttavia, secondo Van der Schaaf (1995) sono 3 i fattori principali per il successo di un MGNM:

  1. alto impegno della gestione aziendale;
  2. sistema di reporting e formazione imparziale;
  3. supporto efficiente per l'analisi dei dati.

Modelli di gestione dei near miss: le metodologie applicate dall’Inail

Il documento "Modelli di gestione dei near miss (MGNM)" descrive il percorso congiunto Inail-Fincantieri, approfondendo il modello applicato dal Gruppo Fincantieri per valutarne opportunità, criticità e aree di miglioramento.

Questo lavoro, tra l'altro, risulta in linea con l'approccio proposto nella norma ISO 45001, che indirizza le organizzazioni a considerare il concetto di rischio anche per confrontarsi e collaborare con gli stakeholder istituzionali (attivando strategie sempre più efficaci di promozione e ricerca per la prevenzione).

L'analisi è stata quindi effettuata su un campione di 91 near miss forniti da Fincantieri (nello specifico, nei cantieri di Sestri Ponente, Monfalcone e Riva Trigoso). Il Dipartimento di ricerca dell'Inail ha adottato due metodologie, ovvero:

  • modello Infor.Mo per la ricostruzione delle dinamiche e l'individuazione dei fattori di rischio;
  • modello bow-tie per l'analisi dei near miss.

Ecco una panoramica sul loro funzionamento.

Il modello di analisi Infor.Mo

Si tratta di un modello di analisi multifattoriale, sviluppato a partire da quello adottato dai Servizi di prevenzione delle Asl. Dalle informazioni contenute nelle inchieste di infortuni, infatti, vengono ricostruite le dinamiche e i fattori causali degli infortuni indagati (che implementano la banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi).

Dunque, il modello Infor.Mo permette di evidenziare le modalità di accadimento e le cause degli eventi, per fornire indicazioni utili ad attivare gli interventi di prevenzione.

Esso si compone dei seguenti elementi:

  • incidente: episodio che ha reso disponibile e incontrollata una "energia pericolosa" nell'ambiente di lavoro;
  • contatto: momento in cui avviene lo scambio di energia tra ambiente e lavoratore (non sempre presente nel near miss);
  • danno riportato dal lavoratore (solo in caso di infortunio);
  • determinante: fattore di rischio che aumenta le probabilità che possa accedere l'incidente;
  • modulatore: fattore di rischio che incide sulla gravità del danno.

La metodologia bow-tie per l’analisi dei near miss

La seconda metodologia è basata sulla bow-tie (modello Agile), e rappresenta in modo strutturato i rischi individuati dall'analisi del rischio, le barriere tecniche e quelle organizzative, per analizzare i near miss e scoprirne le cause.

In sostanza:

  • le barriere organizzative: sono l’insieme delle procedure e delle istruzioni redatte dall’azienda, affinché i lavoratori operino in sicurezza;
  • le barriere tecniche: sono strumentazioni e dispositivi per il controllo e le misure di parametri critici, per la protezione di persone (dispositivi di protezione individuale e collettiva), di attrezzature e ambienti di lavoro.

Quindi, le informazioni e i dati contenuti nelle schede Fincantieri di segnalazione dei near miss sono stati analizzati e organizzati secondo le "barriere" della bow-tie.

In base al grafico del modello, ogni curva rappresenta l'evoluzione degli eventi incidentali e può essere classificata come anomalia, near miss o incidente minore. I cerchi rossi vengono utilizzati per indicare le barriere che non hanno funzionato, mentre quelli verdi le barriere che hanno fermato il propagarsi dell'evento.

Per approfondire l'argomento, e conoscere alcuni esempi di applicazione delle metodologie sui dati Fincantieri, qui è possibile consultare il documento completo.

Organizzare un modello di gestione dei near miss in azienda può essere molto utile per intercettare fattori di rischio e individuare misure di prevenzione più efficaci, migliorando la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Per saperne di più, leggi questo articolo su come gestire gli infortuni mancati oppure contattaci senza impegno per richiedere la consulenza di un nostro professionista.


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Scritto da: Giovanni Cremonese


Consulente e formatore specializzato in igiene ambientale e sicurezza sul lavoro, appassionato di trekking e cucina esotica.


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