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Corsi sulla sicurezza e attestati falsi: come evitare le truffe!

Corsi sulla sicurezza e attestati falsi: come evitare le truffe!

Nel vasto panorama delle aziende che offrono corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro, vi sono purtroppo alcune realtà poco trasparenti.

Un tema più che mai attuale in ambito formazione lavoratori è quello che riguarda truffe e certificazioni non valide: sono sempre di più, infatti, le imprese che hanno bisogno di corsi obbligatori per i propri dipendenti e che si ritrovano ad avere a che fare con proposte poco trasparenti o illegali.

Le conseguenze, in questi casi, sono doppiamente negative: da un lato lo spreco di denaro per attestati che poi si rivelano non idonei o addirittura falsi, dall’altro il rischio di incorrere in sanzioni per non aver rispettato gli obblighi di legge. Ecco, dunque, alcune informazioni utili per evitare spiacevoli situazioni.

Corsi sulla sicurezza online: quali si possono fare?

Il primo aspetto da tenere in considerazione è che non tutti i corsi sulla sicurezza si possono fare online.

Già con questa prima affermazione vengono escluse diverse realtà che, invece, danno la possibilità di ottenere qualsiasi certificazione tramite la modalità e-learning. Questo, per legge, non è assolutamente possibile: tuttavia, anche cercando su Internet, imbattersi in società di questo tipo accade di frequente.

Come evitare le truffe? Ecco la lista dei soli corsi sulla sicurezza che si possono frequentare online:

 • RSPP per datori di lavoro (solo moduli Normativo-Giuridico e Gestionale, per una durata di 8 ore);
 • RSPP / ASPP (solo modulo A di 28 ore); • Dirigenti per la sicurezza (corso completo di 16 ore);
 • Preposti alla sicurezza (solo 5 ore su 8 totali);
 • Formazione lavoratori (corso completo di 8 ore, formato da una parte generale e una specifica, per aziende a rischio basso; solo parte generale di 4 ore per imprese a rischio medio e alto).

Corsi e-learning e attestati falsi: come evitare le truffe

Per evitare che le aziende paghino per corsi e-learning non validi, andremo ad elencare, nello specifico, anche quelli che non è possibile frequentare online (per legge, secondo l’Accordo Stato-Regioni del 7 Luglio 2016):

 • RSPP datori di lavoro (moduli Tecnico e Relazionale di 8, 24 o 48 ore in base alla classe di rischio);
 • RSPP / ASPP (moduli B di 48 ore e C di 24 ore);
 • Preposti alla sicurezza (le 3 ore finali su 8 totali);
 • Primo soccorso (corsi completi di 12 o 16 ore);
 • Antincendio (corsi completi di 4, 8 o 16 ore).

Chiunque offra corsi su Internet negli ambiti appena visti, dunque, non sta vendendo un servizio riconosciuto per legge: i certificati rilasciati non hanno alcuna validità e, di conseguenza, non permettono alle aziende di adempiere agli obblighi normativi previsti.

Purtroppo esistono realtà che non solo mettono a disposizione qualunque tipologia di corso e-learning, ma che addirittura spediscono attestati (ovviamente non validi) prima ancora che l’azienda acquirente abbia frequentato il percorso formativo.

Affidarsi a professionisti del settore e avere la consapevolezza di quali possano essere le truffe legate al tema della sicurezza sul lavoro è un passaggio fondamentale: in questo modo le imprese evitano di perdere inutilmente tempo e denaro, adempiendo efficacemente alle normative vigenti.

Quali sono i corsi di aggiornamento online validi?

Per quanto riguarda gli aggiornamenti, le possibilità di frequentarli online aumentano rispetto a quanto visto in precedenza per i corsi standard.

Gli aggiornamenti in modalità e-learning sono previsti per:

 • RSPP datori di lavoro (6, 10 o 14 ore in base alla classe di rischio);
 • RSPP / ASPP (20 e 40 ore rispettivamente per ASPP e RSPP);
 • Dirigenti per la sicurezza (6 ore);
 • Preposti alla sicurezza (6 ore);
 • Formazione lavoratori (6 ore).

Gli unici casi in cui i corsi di aggiornamento online non sono validi riguardano:

 • Primo soccorso (4 o 6 ore);
 • Antincendio (aggiornamento consigliato ma non obbligatorio).

Il caso particolare del corso online per RLS

Il corso online per RLS merita una sezione a parte, in quanto si tratta di un caso un po’ particolare.

L’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 specifica che la modalità e-learning non è prevista per il corso di 32 ore e per i relativi aggiornamenti di 4 e 8 ore.

Viene aggiunta, tuttavia, la dicitura “Fatto salvo diverse indicazioni CCNL”, per specificare che spetta alle diverse parti sociali, in sede di ciascuna contrattazione, decidere se erogare o meno il corso RLS online. Prevede questa possibilità, ad esempio, un CCNL del commercio attualmente in vigore, controfirmato da:

 - ANPIT (Associazione Nazionale per l’Industria e Terziario);
 - UNICA (Unione Nazionale Italiana delle Micro e Piccole Imprese del Commercio, Servizi e Artigianato);  
 - CONFIMPRENDITORI (Associazione Nazionale Imprenditori e Liberi Professionisti);  
 - CISAL Terziario (Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori Commercio, Servizi, Terziario e Turismo).

Puoi approfondire chi è e di cosa si occupa il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in questo articolo.

Sicurezza sul lavoro: le truffe non sono solo online!

Le truffe non riguardano solo i corsi sulla sicurezza online ma, in generale, anche quelli offline.

Oltre ad attestati non validi rilasciati da chi non è effettivamente abilitato alla formazione sul lavoro, talvolta vi sono realtà che, invece di vendere il corso, di fatto concedono certificazioni a pagamento (senza che l’azienda acquirente abbia effettivamente frequentato l’iter formativo).

Una pratica diffusa nel territorio italiano, tanto che anche Striscia la Notizia ha affrontato questo argomento in un’inchiesta.

Purtroppo ci sono aziende che si prestano a queste situazioni per comodità o per risparmiare tempo, senza pensare alle responsabilità che hanno nei confronti dei lavoratori e alle possibili conseguenze (sia patrimoniali che penali).

Oltre alla mancata formazione dei lavoratori, che in questo modo non hanno le competenze necessarie per gestire situazioni di rischio e di emergenza, le sanzioni del D.Lgs. 81/2008 prevedono, in mancanza di una formazione adeguata da parte del datore di lavoro, “l'arresto da tre a sei mesi o l'ammenda da 2.740 a 7.014 euro, compresa la successiva rivalutazione degli importi”.

Insomma, affidarsi a professionisti effettivamente abilitati a tenere corsi per la sicurezza sul lavoro è un elemento di importanza basilare. Scopri subito l’offerta formativa di Studio Essepi sui corsi in modalità e-learning.


 


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Scritto da: Michele Vasselai


RSPP, responsabile marketing e vendite specializzato in comunicazione d'impresa e sviluppo commerciale, motociclista e appassionato di basket.





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