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Dl semplificazioni: abolito il Sistri dal 2019

Dl semplificazioni: abolito il Sistri dal 2019

Il Sistri verrà abolito a partire dal 1° gennaio 2019. A decretarlo, tra le altre novità, è la bozza del Dl semplificazioni, che riporta le disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali relativi ai rifiuti.

Il testo del Decreto semplificazioni è stato approvato il 12 dicembre 2018 dal Consiglio dei Ministri, le cui novità sono state rese pubbliche con il comunicato stampa n. 32. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore.

Dunque, vengono aboliti anche i versamenti dei contributi contemplati dalla Legge 78/2009 e dall’articolo 7 del DM n.78/2016, per la costituzione e il funzionamento del Sistri a carico degli operatori iscritti.

Cosa prevede ora il decreto semplificazioni e come saranno gestite le pratiche Sistri? In questo articolo, ecco maggiori dettagli.

Cos’è il Sistri e cosa prevede il decreto semplificazioni

 Il Sistri è l’attuale sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali a livello nazionale, istituito e disciplinato con il Decreto Ministeriale del 17 dicembre del 2009, su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nato allo scopo di semplificare la certificazione e, appunto, la tracciabilità dei rifiuti, in modo da renderne trasparente il ciclo di distribuzione, la gestione è stata affidata al Comando dei Carabinieri per la tutela ambientale.

Il Sistri avrebbe dovuto contrastare l’illegalità nel settore dei rifiuti speciali e ridurre i costi per gli imprenditori, ma evidentemente gli effetti non sono stati quelli previsti. Nonostante i contributi versati dalle aziende e la riforma che lo ha visto protagonista nel 2016, da un punto di vista operativo non è mai entrato a pieno regime. Forse, troppo complesso e burocratizzato per poter esaudire i compiti affidatigli.

Abolizione Sistri: “nuovo” sistema per la tracciabilità dei rifiuti

Stando alle dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e del sottosegretario all’Ambiente, Vannia Gava, il Sistri era un “sistema complicato e contorto”. Sarà sostituito per “permettere alle aziende di avere procedure più snelle ed economiche”.

Al momento, la bozza del Dl semplificazioni decreta l’abolizione del Sistri e annuncia la sua sostituzione con un nuovo sistema unitario di tracciabilità. L’organizzazione e la gestione del nuovo sistema sarà demandata al Ministero dell’Ambiente, e dovrà rispettare le indicazioni stabilite dalla direttiva 2018/851/UE. Uno degli obiettivi annunciati sarà riuscire a tracciare il 90% dei veicoli per il trasporto dei rifiuti, rispetto all’attuale 65%, e rendere tutto più semplice anche per le imprese.

Nell’attesa di conoscere il nuovo sistema, e finché non sarà operativo, la tracciabilità dei rifiuti dovrà essere assicurata dalla redazione di moduli “cartacei”: registri di carico e scarico, e formulari di identificazione. Proprio come previsto dagli articoli 188, 189, 190 e 193 del D.Lgs. 152/2006 nel testo precedente alle modifiche apportate dal D.Lgs. 205/2010.

Permane, invece, l’obbligo di comunicazione annuale del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD), in via telematica, tramite portale dedicato per i soggetti obbligati.

La bozza del Dl semplificazioni prevede alcune novità anche per quanto riguarda l’End of Waste (Cessazione qualifica di rifiuto, intesa come il processo di recupero che lo porta ad acquisire lo status di prodotto).

Viene reintrodotta, infatti, la possibilità di poter stabilire “caso per caso” i criteri di cessazione della qualifica di rifiuto. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per armonizzare il rilascio delle singole autorizzazioni, individuerà i nuovi criteri generali. Quindi, ci aspettano novità relative alle verifiche in ingresso dei rifiuti e sui controlli da effettuare sulle sostanze o sugli oggetti in seguito all’operazione di recupero.

Dl semplificazioni: tra l’abolizione del Sistri e l’End of Waste

Il decreto semplificazioni è un disegno di legge che non si limita ad abolire il Sistri e ad apportare modifiche all’End of Waste. Infatti, prevede una serie d’interventi di “facilitazione” che riguardano diverse tematiche.

Dal lavoro alla deburocratizzazione, dalla tutela della salute al ripristino di due ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione straordinaria e la mobilità in deroga. Senza dimenticare il fondo di garanzia per le PMI e le semplificazioni per lo sviluppo delle start-up. La parola d’ordine è “semplificare”.

Solo prossimamente vedremo quali saranno gli effetti delle modifiche previste dal decreto. Per saperne di più, ed essere certo di rispettare gli ultimi adempimenti per la tracciabilità dei rifiuti, contatta oggi stesso i nostri esperti per una consulenza aggiornata.


 


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Scritto da: Simone Zanoni


Consulente e formatore specializzato in sicurezza sul lavoro, ambiente e sistemi di gestione, con la passione per lo sport.





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